Il signore della guerra by Bernard Cornwell

autore:Bernard Cornwell [Cornwell, Bernard]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
ISBN: 9788850251872
Amazon: 8850251874
editore: TEA
pubblicato: 2017-11-13T00:00:00+00:00

Nessuna grande impresa può essere fatta senza correre dei rischi, ma a volte, ripensando a quei giorni, in Frisia, mi meraviglio di essermi esposto a un pericolo così grande. In un certo senso adottai lo stesso piano con cui avevo attirato Harald a Fearnhamme, perché di nuovo divisi in due le mie truppe e ancora una volta rischiai il tutto per tutto, certo che il nemico si sarebbe comportato esattamente come volevo. E in entrambi i casi l’esca fu Skade.

Era così bella, di una bellezza oscura e ambigua. Bastava vederla per desiderarla, bastava conoscerla per diffidarne, ma ogni dubbio veniva sempre soffocato da quella sua straordinaria avvenenza. Da quel volto con i lineamenti marcati e la pelle liscia come seta, da quei grandi occhi e quella bocca carnosa, da quella splendente chioma nera e quel corpo flessuoso. Ovviamente molte donne sono belle, da ragazze, ma la dura vita che conducono le segna, perché i ripetuti parti devastano il loro corpo e l’interminabile fatica di battere il grano e di filare appanna la giovanile beltà. Invece Skade, pur avendo più di vent’anni, l’aveva mantenuta intatta. Lei ne era cosciente e cercava di preservarla, perché era stata la sua bellezza a portarla dalla povera dimora di una vedova alle lunghe tavole imbandite di aule fastose. A lei piaceva ripetere di essere stata venduta a Skirnir, ma in realtà era stata ben felice di sposarlo anche se poi ne era rimasta delusa perché lui, nonostante le sue ricchezze, non ambiva a nulla se non a mantenere il dominio delle isole frisone. Queste rappresentavano per Skirnir una ricca fonte di denaro e lui non vedeva il motivo di affrontare il mare per andare a cercarne un’altra ancora più redditizia. Perciò Skade si era unita a Harald, che le aveva promesso il Wessex, e ora si era unita a me.

«Ti sta usando», mi aveva detto Brida a Dunholm.

«E io uso lei», avevo risposto.

«Qui puoi trovare baldracche meno costose», aveva ribattuto sprezzantemente Brida.

Dunque Skade mi usava, ma a quale scopo? Esigeva metà del tesoro del marito, ma per farne che cosa? Quando glielo chiedevo, si stringeva nelle spalle come se la mia fosse una domanda irrilevante, ma quella notte, sul tardi, prima del finto tradimento di Osferth, mi chiese perché volevo il denaro di suo marito.

«Lo conosci anche tu, il motivo.»

«Per riprenderti la tua fortezza?»

«Sì.»

Restò un attimo in silenzio. L’acqua frusciava lungo il fasciame della nave. Riuscivo a sentire i miei uomini russare, lo stropiccio dei piedi delle sentinelle a prua e a poppa, sulla piattaforma di governo sopra le nostre teste. «E poi?» riprese.

«Sarò il signore di Bebbanburg.»

«Come Skirnir è il signore di Zegge?»

«C’è stato un tempo in cui il dominio del signore di Bebbanburg si estendeva per un lungo tratto a nord, mentre a sud arrivava fino al fiume Humbre.»

«Comprendeva il regno di Northumbria?»

«Sì.»

Ero come stregato da Skade. I miei antenati non avevano mai regnato sulla Northumbria, ma ne avevano semplicemente controllato la parte settentrionale quando la regione era divisa tra due sovrani, però avevo mentito per deporre ai piedi di quella donna un immaginario tributo.

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